Pittore – Scultore – Ceramista

“Parole per gli occhi”

Consapevole che sempre meno cose mi emergono dalla memoria
e che i ricordi del mio vissuto s’inspessiscono sino all’amnesia totale
scrivo!
Usando la penna scrivo!
Quando non dipingo scrivo o dipingo quando scrivo,
intravedendo possibilità di ritmi grafici che vanno oltre il significato delle
mie parole.
Tra tutto questo,
la memoria  sovrana e inesorabile, osserva e cataloga lasciando ogni
cosa al suo ignaro destino.
Ogni cosa che intorno a noi si compie,
nell’illusione ingannevole del tempo, scivola nel passato.
L’intuizione, in mio aiuto, mi fornisce conoscenze improvvise delle quali
oramai mi fido,
anche se fondata su elementi astratti, ma costruiti in anni di sola
percezione,
si trasforma in espressioni di concretezza.

Ultimo periodo
Serie “Fuggire fuggendo”
dal 2006 ad oggi

BIOGRAFIA

Claudio Marciano nasce a Ventimiglia il 19 settembre 1955. Avviato agli studi tecnici commerciali, li abbandona per seguire quegli artistici tra Firenze e Milano. Nel 1980 gli viene conferito il diploma dell’accademia “Machiavello” di Firenze e nello stesso anno inizia a frequentare corsi  sulla psicologia della comunicazione. E’ stato Provveditore Regionale dell’Accademia di Firenze organizzando così corsi, mostre didattico-culturali, conferenze in diverse città italiane.

Da ricordare: Artigianato o Arte?; Trionfo e morte della condizione umana ovvero la labirintica fragilità dei mille destini; Arte e Linguaggio… Per questo gli viene conferita all’Hotel Cavalieri Hilton di Roma, una medaglia d’oro per meriti artistici-organizzativi dagli on. Spadolini e Colombo. Nel 1987 il titolo H.C. of Doctor of Art dell’University of Humanistic Studies in Florida, da lì a poco della Scuola G.Morandi di Fidenza (Parma).

Alla fine degli anni ottanta si reca a Vallauris per apprendere le tecniche ceramiche per la durata di quattro anni nello studio di Marius Musarra e Max Siffredi. In seguito, presso scuole e comuni, ha costituito gruppi di drammatizzazione (teatro-danza), grafica, ceramica, pittura-scultura, lavorando inoltre come consulente U.S.L. per programmi d’intervento in soggetti portatori di disagio psichico. Si  è esibito in varie mostre nazionali ed internazionali a partire dall’anno 1975. Numerose sono le copertine di libri editi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dip. Affari Socialiche che hanno pubblicato nel tempo le sue opere più significative.

Claudio Marciano

OPERE

CRITICHE D'ARTE

Nell’ospitare una personale di un giovane artista cittadino, in questo’anno dedicato ai giovani, la scuola non può non tener conto di due fini parelleli e, in questa sede, sommantisi.
I due fini sono da una parte la maestria e il significato dell’ opera e dall’altra la sua fruibilità per i giovani.
Della maestria più e meglio di me ha detto il collega Prof. Durante : io ho visto nei dipinti uomini pittoricamente vivi che, senza esagerazioni, ci invitano a penetrare nelle intimità di vicende operose non per puri compiacimenti formale ed emotivi, ma per ricercarvi e riconoscervi quanto di umano, e per ciò stesso a volte di amaro, c’è dentro .
I visitatori dovranno cercare di intuire lo spirito che permea i quadri esposti, e di trarre quegli insegnamenti che sono insiti nell’opera dell’artista , ma che ognuno, e in particolare ogni adolescente , rivive secondo una propria cultura e, in definitiva, una propria umanità.
Con questo spirito ho accettato con convinzione la proposta dell’assessore alla cultura del Comune di Ventimiglia di ospitare e di presentare Claudio Marciano.
Possi prof. Carlo

Trionfo e morte della condizione umana : ovvero la labirintica fragilità dei mille destini
Cosi si può riassumere l’itinerario di fondo di questa mostra pittorica di Claudio Marciano : che è poi in definitiva un’allegoria e un riflesso artistico delle infinite potenzialità esistenziali. Con una particolare attenzione per quelle contingenze gestuali e manuali che, nell’arco dei tempi, sempre pongono l’individuo e contatto di una natura in cui si vuole riconoscere anche al di là di ribadite distinzioni.
Immagine quale simbolo di energia vitale affermata anche nel pensamento di pochi istanti o in pause di greve solitudine : costruzione pittorica in cui predomina il senso di emarginazione dell’uomo industriale, pur proiettato sulle macerie di un Eden possibile e tuttavia perduto.
Durante prof. Bartolomeo – Storico

Dotato di mestiere dalle immagini accattivanti, legate ad un’idea di modernità colta e pittoricamente educata….
Vittorio Sgarbi da “Il Tocco dell’Arte” (2019)

Intellettualistico, quasi cerebrale per l’importanza attribuita alla parola scritta è il contesto rappresentato da Claudio Marciano, che tempera l’allontanamento dal reale mediante l’intensità materica dei suoi umani fantasmi. Con Marciano rientra in campo l’uomo, recuperato come unità di misura della forma ed esaltato come pietra di paragone di uno spazio che a volte pare vederlo soccombere.
Fulvio Cervini – Critico d’Arte (1995)

L’opera scultorea di Claudio Marciano è classica e al tempo stesso romantica perché ancorata al sentire della tradizione italiana. Egli possiede la stessa passione per la forma che caratterizza il quattrocento, secolo contrassegnato in Italia per la particolare coscienza creativa e artistica dove si raggiunsero nuove e costruttive conoscenze dell’ideale misura del corpo umano, delle sue forme e proporzioni e del ruolo di luci ed ombre nella pittura. I lavori di Marciano, sono una convincente testimonianza della sua fedeltà e tale tradizione. Ne deriva un intrinseco equilibrio alla base della sua attività artistica che determina una produzione in cui sono presenti sia l’idea-immagine, il trattamento del materiale, e l’accurato modellaggio dei particolari. Le sue sculture non sono per nulla influenzate dalle correnti contemporanee, egli si serve di moderni elementi per inserirli nel suo stile particolare. La classicità della sua opera non è pero frutto di una decisione ma l’interazione tra le sue forze vitali e la scultura stessa, come dire che è nel subconscio che si trova il mistero dell’arte ed è da li quindi che discendono le associazioni con le loro particolari regole e leggi, che concorrono a deformare le strutture reali. La forza dell’idea-immagine determina l’intensità espressiva della singola forma e il suo modo di calarsi nel concreto ; essa è il fondamento ed il mistero da cui derivano la particolarità e l’individualità dell’opera e in essa è intrinseca la forza espressiva derivante dall’interpretazione che l’artista dà al proprio tempo. I lavori di Claudio Marciano, forgiati dalla materia, che nasce dalla terra, comunicano desiderio e voglia di vita ; chiari traspaiano i messaggi : dai legami terreni, alla libertà, dalla sensitività, alla spiritualità. Ancora in embrione, in continuo divenire, lottano fra di loro in una ininterrotta e finalizzata attività.
Dalla esposizione a Rhodt (D) presentazione di Peter e Gudrun Dotel Galleristi (1995)

Claudio Marciano è considerato dalla critica come il più valido erede della tradizione culturale italiana, ponendosi ad interprete delle problematiche di un’intera generazione, mantenendo sempre un’esemplare fedeltà ai propri motivi interiori con una produzione di altissimo livello artistico che ne ha delineato la vita e il percorso culturale.
Da “Ente Europeo Manifestazioni d’Arte” (1991)

Claudio Marciano si è dedicato per molti anni all’esperienza pittorica, studiando a lungo i colori e le forme che nascono da essa. Il lungo studio è quindi sfociato nella scultua dove è proseguita la ricerca della nascita o creazione di forme significanti dalla materia insignificante. Le figure plastiche, nascono quindi coerentemente dalla ideologia pittorica di Marciano ed infatti scopriamo caratteristiche simili tra i due tipi di opere. Invece che dal colore, ora le figure nascono dalla terra o dalla pietra. Sono figure cariche di significato, che desiderano esprimere tutta la loro profonda emozione. Esse sono i simboli della vita dell’uomo, delle sue problematiche esistenziali affrontate quotidianamente con sofferenza e coraggio. Il tipo di figurazione molto importante per tutta la sua ideologia è la figura della donna : la figura che genera la vita, simbolo della sua conservazione e perpetuamento ; la figura dell’amore e della tenerezza ; la figura simbolo del più debole e insieme del più tenace: Caratteristica dell’opera di Marciano è quella di comunicare le emozioni come anelito verso la libertà e la gioia a cui tutti noi tendiamo. Le sculture nascono da situazioni quotidiane e semplici che, attraverso una serena riflessione si elevano a simbolo di tutta l’umanità.
G. Perciasepe – Critico d’Arte (1991)

Un magistero tecnico rigoroso ed esemplare, un lavorio di rarefazione degli elementi costitutivi del linguaggio e di selezione dei valori espressivi più autentici hanno fornito a Claudio Marciano i mezzi ideali per dare corpo ad una pittura dalle motivazioni quanto mai complesse e ricche di umori culturali. Una sua innata tendenza all’armonia compositiva, all’ equilibrio nell’organizzazione del segno, e delle campiture nello spazio, non gli ha impedito la via all’acquisizione di motivi di estrema attualità sollecitati dalla condizione esistenziale dell’uomo coinvolto nel ritmo incalcante della vita di oggi. Alle esperienze che fanno capo alla rivoluzione iconografica picassiana egli ha saputo guardare senza esserne influenzato ma traendone lo stimolo per la liberazione autonoma del proprio linguaggio. Sotto l’ottica del riflusso personale che le condizioni estreme hanno sugli individui, Marciano rivive i motivi peculiari del nostro tempo, ma ad un livello in cui fantasia e realtà convivono sul piano comune della poesia, in un ‘accesa esaltazione della narrazione e dunque della comunicazione, in uno stile agile e tuttavia fortemente impegnato. L’opera di Marciano si pone quindi come messaggio le cui esplicite connotazioni ne rendono evidente la funzione comunicativa di tematiche afferenti le pulsioni più autentiche dell’io.
G. Malaspina – Critico d‘Arte (1990)

Attento osservatore delle manifestazioni più significative dell’esistenza contemporanea, Claudio Marciano analizza ampiamente il difficile e complesso rapporto uomo-ambiente, di cui sottolinea ed evidenzia in maniera particolare l’articolata struttura, identificata sovente dall’artista come eterno irrisolvibile enigma. La realtà circostante, che sembra sovrastare nei suoi lavori, domina le scene in cui l’uomo viene a sua volta inserito con evidente difficoltà data da una posizione dialettica rispetto ai ritmi biologici delle civiltà contemporanea in cui si trova coinvolto suo malgrado. In una contestualità di tal genere, pertanto Marciano interpreta le problematiche del suo tempo mediante una sintesi visiva e concettuale del dato reale, in cui l’espressività viene sapientemente condotta attraverso una sublimata simbologia sequenziale che trascende e prevarica la più pura allegoria ricollegandosi ad una spazialità fenomenologica infinita.
L. Piroli – Critico d’Arte (1988)

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STUDIO ESEDRA

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